Patrimonio storico-culturale
Patrimonio Naturalistico
Patrimonio Immateriale
Patrimonio storico-culturale
- Castello di Ventimiglia, fondato nel 1317 da Francesco I Ventimiglia e da allora appartenuto ai Ventimiglia, principi di Castelbuono fino alla seconda metà dell’800. Agli inizi del ‘900 gli ultimi proprietari, disinteressati alle sorti del Castello e impossibilitati economicamente a ristrutturarlo, lo misero all’asta. Nel 1920 i Castelbuonesi lo rilevarono con le proprie risorse attraverso una raccolta popolare (soprattutto grazie al contributo degli emigrati d’America), per cui realmente si può dire che il Castello “appartenga” ai castelbuonesi.
- Museo del Risorgimento, si trova all’interno dell’edificio dell’ex carcere borbonico e contiene una collezione di importanti cimeli dell’epoca garibaldina donata da un privato al Comune.
- Fontana Venere Ciprea, è uno dei simboli iconografici di Castelbuono. Fu trovata seminterrata verso la metà del 600 e poi collocata nell’attuale sede. Presenta statue e bassorilievi di matrice greca. È popolarmente nota come i “quattru cannola”.
- Museo naturalistico delle Madonie “Francesco Minà Palumbo”. Dedicato al grande scienziato e naturalista contiene, oltre ai cimeli della sua attività, molte delle sue collezioni originali più quelle che nel tempo si sono aggiunte. È in corso una radicale opera di restyling per adeguarlo agli standard della più moderna museologia.
- Chiesa Maria Santissima Assunta. Risale al ‘300 ma la sua apertura al culto è della fine del ‘400. Oltre al soffitto a cassettoni e all’antico fonte battesimale, l’elemento di maggior pregio artistico è il polittico, attribuito a Ruzzolone o ad Antonello de Saliba, nipote di Antonello da Messina.
- Chiesa Sacra Natività di Maria Vergine. Costruita agli inizi del ‘600 quando, in seguito ai fenomeni di urbanizzazione del XVII secolo, la Matrice Vecchia divenne troppo piccola per contenere la popolazione.
- Chiesa Santa Maria degli Angeli e Monastero Sorelle Povere di Santa Chiara. La chiesa viene fondata dai Cappuccini nel 1577 assieme al convento adiacente, che ha dato casa ai frati per secoli ed è oggi occupato dalle Sorelle Povere di Santa Chiara. La struttura originale ha subito profondi rimaneggiamenti nel Settecento e nel Novecento.
- Chiesa San Francesco e Mausoleo dei Ventimiglia. Il complesso monumentale di San Francesco comprende la chiesa, il chiostro e il cosiddetto “cappellone di San Antonio” o Mausoleo dei Ventimiglia. Nella chiesa vi è un organo (1547) che è tra i più antichi d’Italia. Secondo la leggenda pare che presso la chiesa si sia fermato San Antonio.
- Chiesa Maria Santissima d’Itria. Meglio nota come “Chiesa dell’Itria” o popolarmente chiesa di “babbi i l’Itria” per la presenza di tre sculture raffiguranti san Pietro, san Paolo e sant’Anna quasi irriconoscibili, perché semidistrutte dalle intemperie e dalla vetustà del sito.
- Chiesa Sant’Antonino martire. Fondata nel 1413, vi officiarono i Minori osservanti. L’elemento di maggior pregio è l’elegante porticato. Ai suoi locali, fino al secolo scorso, fu annesso un ospedale.
- Chiesa San Nicola. La prima data in cui risulta aperta al culto è il 1584 ed era inizialmente dedicata a san Biagioma; la costruzione originaria doveva essere molto più antica. All’interno vi era un oratorio poi trasformato in abitazione privata nella quale verosimilmente officiava la congregazione dell’Oratorio fondata da San Filippo Neri.
- Oratorio Santissimo Rosario. Comprendeva un tempo la chiesa e l’annesso convento dei Domenicani. Questi vennero a Castelbuono nel 1583 chiamati dalla moglie del marchese Giovanni III Ventimiglia per finalità educative nei confronti del popolo.
- Convento e Chiesa Santa Venera. Fu la patrona di Castelbuono fino a quando il suo culto non fu prima affiancato, poi sostituito da quello di sant’Anna. Accanto alla chiesa sorse un convento di suore benedettine. Oggi il complesso, noto come “la Badìa”, è sede della Biblioteca comunale, dell’Archivio storico e pretorile e ospita svariate attività culturali.
- Ponte medioevale. Si trova in contrada Panarello e attraversava il torrente San Calogero nei pressi del Castello. Proprio tale ubicazione lo rendeva un punto di passaggio obbligato (e controllato) tra i vari paesi limitrofi.
- Monumento ai caduti caduti. Fu promosso dalla filodrammatica “Alere flammam” costituita da un gruppo di ex combattenti e studenti ed eseguito dallo scultore palermitano Antonino Ugo nel 1927.
- Abbazia Sant’Anastasia. Fondata nel 1100 è oggi un moderno ed elegante resort, nonché sede di un’importante azienda vinicola.
- Santuario Madonna delle Grazie. Situato fuori dal centro urbano e dedicato a Maria Bambina, fu edificato alla fine del ‘500.
Patrimonio Naturalistico
- Parco delle Rimembranze. Si tratta di un piccolo parco che contiene un’area attrezzata e un piccolo teatro all’aperto per manifestazioni artistiche in modo particolare destinate ai bambini come, ad esempio, la rassegna “Castelbuono è una favola”.
- Ypsigro. Nome del colle (in contrada Fribaulo) sul quale fu edificato il Castello e che divenne, pertanto, sito fondativo del paese.
- Area attrezzata San Focà. È un’area boschiva che è stata attrezzata per pic-nic, gite fuori porta e soprattuto oper divertimento dei bambini. Vi sono anche fornacelle e barbecue per la cottura di carni sul posto.
Patrimonio Immateriale
- Devozione popolare a Sant’Anna. La festa di sant’Anna possiamo dire sia il centro di interesse di tutto l’anno, il cui fulcro è la processione che vede sfilare 18 Congregazioni con tutti gli uomini del paese, più alcune congregazioni femminili e un numeroso popolo che segue a piedi scalzi. L’elemento più significativo è costituito dalla preziosa reliquia del teschio di Sant’Anna.
- Santa Lucia, viene festeggiata due volte: una (la più importante) secondo il calendario liturgico, il 13 dicembre nella chiesa di Santa Lucia “di campagna” non molto distante dal cimitero e l’altra, Santa Lucia “di montagna”, celebrata l’ultima domenica del mese di settembre, nella chiesa della Madonna del Rosario.
- Sagra di San Giovanni. Per la festa di San Giovanni si usa bollire nelle vie e nelle piazze fave secche in grandi pentoloni (quarare) che poi vengono consumate dalla popolazione.
- Infiorata “I carti rizzi”. Durante la festa del Corpus Domini si realizza una sorta di “infiorata povera” nella quale non si usano fiori ma “carti rizzi” cioè carte arricciate, pezzetti di carta ripiegati su se stessi che, quasi come un mosaico cartaceo, realizzano i vari disegni.
- Raccolta differenziata. Castelbuono è uno dei comuni siciliani più virtuosi in termini di raccolta differenziata. Dal 2007 la raccolta viene svolta da ecologici Asini Ragusani, una specie in via d’estinzione, appositamente attrezzati. Una scelta non solo ecologica, che ha permesso di eliminare mezzi meccanici rumorosi e inquinanti, ma anche sociale, in virtù del fatto che gli operatori destinati a lavorare con gli Asini sono persone svantaggiate reinserite nel mondo dell’occupazione.
- Giro podistico. È una gara di atletica leggera che si corre durante la festività di S. Anna e per questo denominata “a cursa i Sant’Anna”. E’ la corsa su strada più antica d’Europa (I edizione, 1912) a cui partecipano gli atleti di maggior spicco del podismo mondiale. Il percorso si snoda nel cuore del centro storico della città di Castelbuono, lungo un circuito da ripetersi 10 volte per un totale di 11,340 Km.
- Funghi Fest. Annuale manifestazione che offre la possibilità di acquistare e degustare alcune tra le migliori varietà di funghi prevalentemente madoniti. Anche i ristoratoi in quesi giorni offrono specialità a base di funghi. Al tempo stesso si svolgono anche esposizioni malacologiche naturalistiche al Museo Minà Palumbo.
- DiVino Festival. Si tratta di un galà enogastronomico che, per alcuni giorni, offre la possibilità di gustare le migliori specialità vinicole italiane (e non solo) e di intrattenersi con produttori ed enologi di spicco. Si svolgono anche alcuni incontri di carattere culturale sul tema della viticoltura e dell’enologia e partecipano anche alcuni importanti premi e riconoscimenti.
- Ypsigrock. Esclusività, ricercatezza, debutti, prime assolute ed esibizioni uniche in Italia sono gli elementi che rendono, secondo “The Independent”, l’evento tra i 20 grandi boutique festival europei. Il festival, giunto alla 27° edizione nel 2022, è punto di riferimento europeo degli appassionati di cultura indie e alternative-rock.
- Sagra della Testa di Turco. Manifestazione dedicata al dolce tipico di Castelbuono. Fatto di crema di latte e strati di sfoglia fritta (tipo “chiacchiere di carnevale”). Oggi è una DE.CO.
- Manna.
- Artigianato gastronomico. Sono molte le aziende che oggi si distinguono a vario titolo per diverse forme di tale artigianato. Senza voler fare torto ad altri ricordiamo Fiasconaro (impostosi all’attenzione internazionale per la produzione dei panettoni artigianali), Sferruzza, Cammarata, Pinzino, Forti, Tumminello (biscotti).