Patrimonio storico-culturale
Patrimonio Naturalistico
Patrimonio Immateriale
Patrimonio storico-culturale
- Chiesa Maria Santissima di Loreto. Posta nella piazza principale dell’abitato, fondata nel 1634, in cui è venerata la nera Vergine Lauretana, Patrona della cittadina.
- Chiesa “Santa Maria del Carmelo” vulgo “Anime Sante” e dell’ex “Collegio di Maria”. Realizzata nel 1752, con la sua torre campanaria, dove suona, tre volte al giorno, la caratteristica “sirena di Vallelunga”, e con l’annesso Collegio di Maria, realizzato nel 1776 per l’educazione delle fanciulle e retto, fino a qualche anno fa, dalla Suore Domenicane del Sacro Cuore di Gesù.
- Chiesa Santissimo Crocifisso delle Grazie. Costruita nel 1736 ed in cui sono custoditi i simulacri utilizzati per la crocifissione del Venerdì Santo, oltre ad essere la sede della Confraternita della Madre dei Sette Dolori.
- Oratorio della Madonna del Rosario.
- Oratorio del divinissimo Sacramento.
- Calvario e chiesa Madonna dei Peccatori.
- Collezione etnografica Museo “Salvatore Lo Re”. Ospita una collezione di testimonianze materiali sulla vita quotidiana nella civiltà rurale del paese tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento
- Piccolo Stabile, ex mattatoio comunale.
- Medaglioni della Chiesa Madre. 14 medaglioni lignei realizzati da Suor Serafica Cipolla nel 1700 dedicati alla vita di Maria Santissima. Il museo è situato in Piazza Umberto I.
Patrimonio Naturalistico
- Croce Redentorista e belvedere.
- Progetto abitazioni delle famiglie con Qr-Code della loro storia.
Patrimonio Immateriale
- Riti della Settimana Santa. La settimana Santa a Vallelunga Pratameno ha inizio con la consueta benedizione delle palme presso la piazza delle Anime Sante. Tradizione che si ripete anno dopo anno con la partecipazione di tutti i bambini del paese che, immancabilmente, alzano al cielo le proprie palme o ramoscelli di ulivo prima dell’inizio della messa. Le celebrazioni in attesa della Pasqua proseguono poi con la benedizione della “Cena pasquale” delle tre confraternite del paese. Le tre cene vengono allestite il giovedì presso la Chiesa Santissimo Crocifisso delle Grazie, l’Oratorio della Madonna del Rosario e del Divinissimo Sacramento. La notte del giovedì riecheggiano tra le vie del borgo le “Lamentanze”, una forma di canto funebre in versi che esprime un lamento o sofferenza, una tradizione secolare che trova la sua origine nei “compianti medievali”. Il Venerdì Santo è invece dedicato alle processioni: inizialmente i fedeli seguono la Madonna Addolorata e il Crocifisso nel percorso presso il Calvario, mentre nelle ore serali un altro corteo accompagna l’Addolorata e il Crocifisso dal Calvario fino all’Oratorio del Ss. Sacramento, per deporre il Cristo Morto nella sua Urna.
- Festa Madonna Santissima di Loreto. È un’occasione speciale che unisce fede e tradizione. La famiglia Papè-Valdina, originaria di Montserrat, in Spagna, dove veneravano la “Moreneta,” fu importatrice di questa devozione a Vallelunga. La festa è stata fissata convenzionalmente nella quarta domenica di settembre, per coincidere con il ritorno a casa dei contadini dopo la stagione estiva nei campi. La celebrazione comprende festeggiamenti sacri e profani, con la preparazione della cubaita, un delizioso torrone a base di mandorle, e una grande festa in onore della Vergine Nera.
- Festa di San Giuseppe – I Virginieddi. Si bandisce tavola con prodotti tipici e gli invitati (persone povere) avevano tavole dove stare. Nel piccolo centro nel nisseno le celebrazioni religiose mantengono intatta la loro forza, pur adattandosi ad un nuovo contesto. Delle antiche usanze oggi sopravvive quella della “Tavulata”, in cui le famiglie del paese il 19 marzo organizzano un vero e proprio banchetto per sfamare gli indigenti.
- Rievocazione storica della nascita di Vallelunga (Settembre). Rievocazione del 3 Settembre 1633, quando il barone don Pietro Marino ottenne la “Licentia populandi”. I figuranti del corteo storico pomeridiano, percorronoo le principali vie cittadine,in seguito una rappresentazione serale, scandita dai momenti importanti della nascita di Vallelunga: l’investitura del barone Marino dal viceré Ferdinando Afan De Ribera e l’autorizzazione all’edificazione della Chiesa dedicata a Maria Santissima di Loreto.
- Giovanni Criscione, artista della terracotta nato a Vallelunga, aveva un grande talento per la ceramica che ha valorizzato l’intera Isola.
- Dalla semina alla produzione del pane.
- Dolci delle Feste. Pane da cena, buccellati e chiacchiere Alla tradizione culinaria tipica di Vallelunga appartengono i dolci delle feste che vengono realizzati nel periodo di Natale. Tra i vari vi sono i buccellati, noti anche come ‘ucciddati, che occupano un posto d’onore sulla tavola natalizia. Questi dolci sono realizzati con una base di pasta frolla, ma a Vallelunga, nel cuore del nisseno, hanno un tocco speciale. Solitamente, vengono farciti con mandorle, gocce di cioccolato e una leggera spruzzata di cannella, in un equilibrio perfetto tra dolcezza e spezie.
- Olio Extra Vergine di Oliva.
- Pomodoro siccagnu. Tra le principali attività di Vallelunga Pratameno vi è quella della coltivazione del pomodoro siccagno, praticata nei comuni posizionati tra Valledolmo e Marianopoli. Quella del pomodoro siccagno non è una varietà di pomodoro, ma piuttosto un metodo di coltivazione particolare, dovuta alle condizioni speciali di questi terreni: grazie alla loro ricchezza di argille e sabbie, consentono un’ottima autoregolazione idrica del suolo. L’ambiente peculiare ha reso possibile il metodo di coltivazione del pomodoro siccagno, che matura senza bisogno di irrigazione. Questa tecnica sfrutta le caratteristiche del terreno, mantenendo un equilibrio tra argilla e sabbia che trattiene l’umidità. Inoltre, l’escursione termica tra il giorno e la notte, insieme ai venti che soffiano in questa zona, ne favoriscono la coltivazione.
- Estratti di pomodoro (concentrato disidratato).
- Stile tindaro di Vallelulnga (reperti di Maglianopoli).
- Guseppe Cipolla, storico delle famiglie di Vallelunga.
- Alessandro Barcellona, storico.
- Francesco Novara, storico delle Chiese.
- Claudia Grothause, pittrice artista contemporanea tedesca che vive e lavora in Sicilia.
L’artista predilige l’arte figurativa, dedicando molte opere alla rappresentazione paesaggistica, realizzando “ritratti urbani” di paesi siciliani; particolare attenzione ha evidenziato per la rappresentazione di scorci e panorami. - Professore Guggino (Opera Pia) accademia dei Lincei, presidente storico del Circolo matematico di Palermo.
- Selleria Amenta. Nel antico 1905 nasceva la selleria Amenta fondata da Angelo Amenta, inizialmente con la produzione di basti, setacci, finimenti e selle siciliane. A partire dal 1950, quando entrò a far parte dell’Azienda di famiglia il figlio Carmelo, si iniziò la produzione e commercializzazione di articoli riguardanti tutte le varie discipline dell’equitazione.
- Tradizioni tessili.
- Ricami artigianali e tombolo e uncintetto.
- Tradizione contadina.