Patrimonio storico-culturale
Patrimonio Naturalistico
Patrimonio Immateriale
Patrimonio storico-culturale
- Castello Grande (Castello Sclafani). Risalente al XVI e situato su uno sperone roccioso veniva utilizzato per rinforzare le difese del preesistente abitato.
- Castelluccio era il baluardo estremo della cinta muraria ed assolveva alla funzione di vedetta.
- Ex monastero Santa Chiara (Badia). Fu fondato nel 1629 da don Sebastiano la Chiana in case di sua proprietà presso la chiesa matrice. Il monastero fu soppresso nel 1867.
- Chiesa San Filippo apostolo. Di ignota origine, presenta un impianto a tre navate con tre absidi, alto campanile laterale e prospetto seicentesco che dà su un’ariosa piazzetta.
- Chiesa San Giacomo apostolo. Si trova vicino alla chiesa di San Filippo. Si tratta di una chiesa a tre navate, con stucchi ed affreschi di notevole bellezza ed interesse storico.
- Chiesa Maria Santissima Assunta. Situata a ridosso dell’area del castello, fu fondata come chiesa palatina al servizio dei signori di Sclafani.
- Organo Antonino la Valle e sarcofago presso la Chiesa Madre, sarcofago romano con scene dionisiache, reimpiegato per la sepoltura dei conti di Sclafani e proveniente dal castello e un organo ad opera di Antonino La Valle, più tardi dorato e decorato con dipinti sugli sportelli, oggi perduti.
- Borgo Medievale.
Patrimonio Naturalistico
- Terme + Sorgente termale e pozza balneare. Acque solfo-bromo-jodiche sgorgano alla sorgente ad una temperatura di 37 gradi centigradi.
- Terme + Sorgente termale e pozza balneare.
- Lago di Bomes. A pochi chilometri dal paese, il lago è unico per la biodiversità che ospita e per il panorama che offre.
- Porta soprana e mura di cinta. Mura della città risalenti all’epoca medioevale e la porta d’ingresso al paese sormontata dallo stemma della famiglia degli Sclafani.
- Murales.
- Villa comunale.
- Riserva naturale orientata Bosco di Favara e Bosco Granza. Un’area naturale protetta situata nei comuni di Aliminusa, Cerda, Montemaggiore Belsito e Sclafani Bagni, in provincia di Palermo.
- Area attrezzata belvedere.
- Percorso geologico urbano alla scoperta di eventi geologici negli affioramenti rocciosi presenti lungo il percorso, ma anche nella pietra da costruzione dei monumenti e del centro storico.
- Via Francigena. Attraversa la riserva naturale di Favara e Granza.
Patrimonio Immateriale
- Festa Ecce Homo. Celebrata l’ultima domenica di giugno, ma può essere talvolta posticipata. L’attesa inizia con il fragore dei “botti”, che annunciano l’inizio dei festeggiamenti. La chiesa Madre, dedicata a Maria Santissima Assunta, diventa il fulcro delle celebrazioni. Una messa tradizionale riunisce i fedeli in un rito di fede e preghiera. Poi, la processione prende il via, con l’immagine di Maria Bambina portata attraverso le strade. Le soste lungo il percorso consentono ai fedeli di fare “offerte”, mentre riecheggia il grido “Viva Santissimu Ecce Homu”. Questo momento di condivisione e preghiera si conclude con il ritorno dell’immagine sacra nella cappella.
- I cucciddata (dolci).
- I cuccureddi (dolci).
- La pignulata (dolci).
- Le sfinci di San Giuseppe (dolci).